Non distante dalla casa montana di famiglia c’è una piccola altura che accoglie un bosco di conifere al quale sono affezionata, perché è un luogo di confine tra il brulicare del paese e la vita pulsante della natura, una palestra in cui posso contattare me stessa con lo sguardo vigile su ciò che mi circonda e imparare ad accogliere l’inevitabilità del tempo.


