Otto anni fa mi diplomavo come danzamovimentiterapeuta, con una tesi dal titolo "scegliere di danzare la vita", nella quale riflettevo, proiettata sul mio futuro lavorativo, su come diffondere questa pratica, anche al di fuori di strutture specializzate e contesti clinici.
La mia ricerca in questi anni non si è fermata ma si è arricchita di esperienze che oggi mi invitano a voler rispondere a quelle che possono essere le domande più frequenti su questa disciplina, ancora così sconosciuta nel nostro Paese.
CHE COS'E' LA DMT?
L'APID®, l'associazione professionale italiana che unisce i danzaterapeuti diplomati nelle scuole di formazione da essa riconosciute, la definisce una pratica professionale utile a promuovere le risorse creative personali per incentivare il benessere personale e sociale, a supporto dell’armonizzazione di manifestazioni psichiche, somatiche e relazionali.
SI' MA IO NON SO BALLARE...
Per chiarire meglio di cosa stiamo parlando, è necessario disfarci della definizione che la nostra cultura ha assegnato al termine 'danza'. Senza nulla togliere al balletto o ad altre forme di danza, proviamo a dimenticare per un momento tutù e scarpette e il pensiero di dover necessariamente avere una certa predisposizione a muoversi con leggerezza, essere coordinati, o ancora peggio, di sesso femminile. Eliminando i pregiudizi, scopriamo che
il corpo è libero di ritrovare la possibilità di muoversi e di esprimere le proprie emozioni.
La danza, nell'antichità, era un modo per relazionarsi con gli altri, per comunicare con il divino e accogliere ciò che non si conosceva. Nel bambino è un linguaggio spontaneo e naturale.
Danzare è nella natura umana.
PERCHE' TERAPEUTICA?
La danza così intesa, stimolando mente, corpo e cuore, può essere un sostegno nell'accogliere il momento presente. Il movimento, con l'aiuto della musica, smuove pensieri e ricordi. Il lavoro in gruppo stimola rispecchiamento e confronto con gli altri, aprendo punti di vista diversi e nuove prospettive.
E' utile all'interno di un percorso di psicoterapia, in caso di situazioni mentalmente bloccate, per aprire attraverso il corpo nuove strade al pensiero. Nella mia personale esperienza si è rivelata positiva la collaborazione con psicologi e psicoterapeuti.
E' una risorsa creativa in ambito psichiatrico, geriatrico e in generale nelle strutture sanitarie.
IN COSA CONSISTE LA PRATICA?
Esistono diverse metodologie che mirano, in un ambiente protetto e senza giudizio, ad accompagnare le persone a ritrovare la propria espressività corporea attraverso stimoli, utilizzando l'ascolto musicale, o attraverso materiali che facilitano il movimento in modo semplice e istintivo.
La pratica porta a una maggiore libertà di movimento e a scoprire i propri limiti come possibilità creative.
A CHI SI RIVOLGE LA DMT?
A tutti senza limiti di età. Si può praticare da soli o in gruppo.
Nel contesto educativo favorisce una crescita sana, grazie alla possibilità di muoversi ed esprimersi con spontaneità all'interno di un contesto di relazione e socializzazione, favorendo il rispetto dei tempi e dei modi di ognuno e un ambiente senza giudizio.
Può essere una risorsa all'interno della relazione di coppia o di genitore-figlio attraverso l'esperienza del non verbale che ha origine nel movimento.
Stimola l'energia vitale e possibilità di movimento nelle terza e quarta età.
Nell'ambito della disabilità permette di scoprire nuove risorse, attraverso linguaggi differenti da quelli quotidiani.
E' un percorso di conoscenza di sé e di supporto per chiunque abbia fiducia nelle pratiche somatiche e desideri scoprire e abitare con libertà il proprio corpo in movimento.
Personalmente credo nella DMT come pratica quotidiana e amo guidare persone di tutte le età a conoscere le proprie possibilità espressive e creative.
PROVA A PRATICARE A CASA CLICCANDO QUI E RACCONTAMI LA TUA ESPERIENZA
Nessun commento:
Posta un commento