25 ago 2020

MUOVERSI NELLA QUINTA STAGIONE O TARDA ESTATE

foto che raffigura stabilitàLa filosofia orientale chiama "quinta stagione" sia il periodo di 18 giorni che precede l'arrivo della stagione successiva, sia la transizione tra le stagioni yang (primavera e estate) e quelle yin (autunno e inverno). In questo caso, la quinta stagione che precede l'autunno è denominata "tarda estate".
Un periodo che, per chi svolge un'attività come la mia, è sempre stato difficile. Un tempo di attesa, in cui le idee non possono ancora essere realizzate e rimangono sospese nella mente e il fare si rivela spesso inutile. Ogni anno, in questo periodo, tacitamente, ma non senza timore, si rinnova la scelta di continuare, affondando nuove radici nella terra, per muoversi, creare e crescere. Come una nomade mi affido a nuovi spazi, nuovi progetti, nuove danze, nuovi incontri, nuove esperienze.
Quest'anno, la tarda estate si rivela più complessa del solito. L'emergenza Covid19 mette in discussione la possibilità di continuare a lavorare con i gruppi, di svolgere laboratori all'interno degli edifici scolastici, di relazionarsi con gli altri. Nella vicinanza, nel contatto, nel muoversi insieme, all'interno di uno spazio chiuso. E' avventato guardare avanti e fare programmi, nostalgico guardare indietro.
Trovo conforto nella teoria dei 5 elementi (o movimenti) della Medicina Tradizionale Cinese, per cui la Terra, legata a questo periodo, è indice di equilibrio tra Yin e Yang, neutralità. Essa è centro, contenitore, stabilità dell'energia.
Nel movimento, stare non significa inerzia o inattività ma ricerca di equilibrio.
Cerco di dedicarmi allo studio, all'approfondimento, alla ricerca del movimento nel qui e ora. Di affondare i piedi nella terra per avere la possibilità di agire in direzioni diverse. Di sostare nella forma per cambiare focus. Di sospendere, per trovare piacere nell'attimo che precede il gesto.
Cerco stabilità nel corpo, per muovermi con maggiore agilità e minore sforzo. Sequenze da ripetere, come contenitori che nutrono la memoria e indicano una via per migliorare.
Mi muovo. Nel silenzio senza tempo e nel ritmo incalzante della musica. Sul parquet scricchiolante dell'appartamento in cui vivo. Nella natura, che mai come quest'anno sento come una grande alleata. Uno specchio per imparare ad attendere.

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