18 mag 2020

TEENS IN LOCKDOWN: IL MONDO IN UNA STANZA

No. Non ho continuato online gli incontri con il mio gruppo delle ragazze di Crescere Danzando, un progetto che affianca allo studio della danza classica, altre discipline, tra cui i linguaggi teatrali. 

In questi anni è stata un'occasione per scoprire la danza e l'espressione corporea come possibilità di esprimere sé stesse e il loro mondo. 

Abbiamo scoperto che abbiamo in comune la passione per la scrittura e spesso, durante i  nostri incontri, i pensieri, buttati giù su un pezzo di carta, sono diventati danza e viceversa. 

Non ci siamo viste per diverso tempo, quello del lockdown, ma è bastato incontrarci on line una volta sola e parlare insieme delle difficoltà di questi mesi. 

E' bastato chiedere loro di inviarmi qualche pensiero personale e una danza.

Mi hanno aperto la porta delle loro stanze. Quelle nelle quali hanno trascorso un tempo che sa di infinito, quando non si possono vedere gli amici e i sogni rischiano di infrangersi facendo rumore. Così come succede agli adolescenti.

Si è parlato tanto in questi mesi dei bambini, degli anziani. I ragazzi sono rimasti silenziosi tra le mura di una stanza spesso chiusa anche alla famiglia.

Ho voluto raccogliere le loro testimonianze audio e video, nello stesso modo in cui osservo con rispetto ciò che durante gli incontri condividono con gli altri. Lo assemblo e lo trasformo, con l'obiettivo di fare emergere ciò che è vivo e autentico. Ho sempre pensato di avere la fortuna di lavorare con una lente di ingrandimento su tutto ciò che è strettamente umano.

Un video non è il luogo protetto in cui si svolgono i nostri incontri in sala danza. Soprattutto in un'epoca come questa. Eppure sento un'immensa riconoscenza per la fiducia di queste ragazze che si sono mostrate esattamente così come sono. Senza nulla di costruito. 

La danzaterapia riporta alla presenza del qui e ora. Montare un video significa dilatare ogni istante, osservarlo, riguardarlo, cogliere l'autenticità, compiere una scelta per sintetizzare, restituendo "l'essenziale invisibile agli occhi".

Ho riconosciuto ognuna di loro nel materiale che mi ha mandato, nella sua semplicità e allo stesso tempo nella sua immensa complessità e unicità. Mi sono sentita addosso una grande responsabilità.

Invito a osservare questo video con cuore aperto. Con l'umiltà e la consapevolezza che dai ragazzi abbiamo tanto da imparare.


(Nel video: le ragazze del Progetto Crescere Danzando in collaborazione con Formainarte)

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