Le articolazioni, che collegano strutturalmente le ossa del nostro corpo, sono ciò che permette di dare forma al nostro movimento. Senza addentrarci nell'anatomia, che non è l'obiettivo di questa sede, più semplicemente immaginiamo l'omino di legno solitamente utilizzato nelle attività artistiche, per visualizzare grossolanamente una mappa di quelli che chiameremo snodi del nostro corpo. Uso questo termine non a caso, ma per portare l'attenzione al suo significato nel linguaggio figurato, come momento cruciale, decisivo.
Quando ci sentiamo psicologicamente bloccati, allora, come in questo momento in cui è difficile avere una visione di quello che offrirà il futuro, può essere utile ricominciare proprio dal movimento delle articolazioni. Riportando le parole di Andrea Olsen, "le articolazioni partecipano al dialogo tra mobilità e immobilità, tra caduta e equilibrio" (Anatomia Esperienziale, Ed. Red, 1994).
Essendo le nostre articolazioni percepibili numerose, la danzaterapia offre sempre uno spazio di possibilità, anche là dove i movimenti sono molto limitati, come per esempio nelle persone anziane.
Il brano di oggi è diviso in due parti. La prima più melodica, con un andamento che ricorda quello di un'altalena. Utilizziamolo per muovere le articolazioni, visualizzandole di volta in volta. Possiamo partire dalle estremità, dalle dita delle mani, polsi, gomiti, spalle; oppure dalle dita dei piedi, caviglie, ginocchia, anche... Possiamo scegliere di partire dall'alto, dalla zona cervicale, per poi coinvolgere l'intera colonna vertebrale, e scendere, o viceversa, partendo dal basso verso l'alto. Lasciamo che la partenza sia istintiva, non condizionata dal pensiero. L'istinto sa di cosa abbiamo bisogno.
Appena dopo la metà del brano avviene un cambio repentino di velocità. La voce lascia maggior spazio alla musica, decisamente più ritmica. E' il momento di lasciar andare, scuotendo il corpo o parti di esso. Lasciamo che il ritmo coinvolga i nostri movimenti in una spinta verso il basso, come a volerci liberare di tutto ciò che non serve.
Il brano termina come è iniziato. Muoviamoci liberamente, ascoltando ciò che la danza ci ha lasciato.
ASCOLTA "SIT DOWN BESIDE ME", Patrick Watson
(La playlist dei brani di DMT IN PILLOLE è sul mio profilo Spotify)
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