16 apr 2020

DANZATERAPIA IN PILLOLE: L'INCONTRO TRA MUSICA E CORPO-CUORE (1)

Dalle tante emozioni di questo periodo di quarantena, prime fra tutte il dispiacere di non poter danzare con i miei gruppi, si rinnova ogni giorno di più il desiderio di far conoscere la danza come cura (quia cor urat, perché scalda i cuori, secondo una fantasiosa ma poetica etimologia medievale).

Ho deciso di farlo nel modo che preferisco, attraverso la scrittura, consapevole che, nell'era digitale, non sia quello più diretto per arrivare alle persone. Ma è quello che, insieme alla danza, mi permette di pensare ad alta voce

In questo periodo in cui è facile sentirsi nudi di fronte a sé stessi, incerti sul divenire, potrà essere un modo per prendersi cura, per rinascere attraverso la danza e conformarsi ai soffi della primavera, "via per il mantenimeto dello slancio vitale" (come cita un vecchio testo di Medicina Tradizionale Cinese).

Cosa occorre?
Un corpo e un cuore, un brano da danzare, 
qualche istruzione per l'uso.

L'INCONTRO TRA MUSICA E CORPO-CUORE.

Spesso di fronte alla parola danza, intesa come movimento libero, ci blocchiamo. Questo perché siamo vittime dei nostri limiti, sia fisici che mentali. 

Ci sentiamo incapaci, goffi, pesanti, rigidi. 

E anche qualora fossimo a conoscenze di tecniche di danza, risulta difficile lasciarsi andare all'improvvisazione.

In quella che viene chiamata danzaterapia o danzamovimentoterapia, 

danzare significa muoversi secondo uno stimolo interno, in grado di esprimere anche ciò che il linguaggio verbale non riesce a comunicare. 

Ci si arriva pian piano. Inizialmente, ciò che stimola il nostro corpo-cuore al movimento è principalmente la musica, la quale, oltre a mettere in moto la struttura corporea, compresi i suoi organi interni, ci tocca a livello emotivo.

Ascoltare la musica attraverso il corpo-cuore, è, dunque, il primo passo. Partiamo da principio, vivendo la storia di un incontro.

"Tutto ciò che deve prendere vita, 
tutto ciò che deve agire in modo vivo, 
dev'essere racchiuso in un involucro." 

Vorrei partire da questa frase di Goethe e da una musica composta da Vittorio Cosma che ha un titolo significativo: "Prima di nascere".

Seduti, in piedi, sdraiati. 
Nello spazio delle nostre case. 
Creiamo le condizioni di un incontro tra il nostro corpo-cuore e la musica. 
Buon ascolto!..

Se fosse un incontro di danzaterapia qualcuno sicuramente a questo punto mi chiederebbe: "Cosa dobbiamo fare? Muoverci o stare fermi?" 

Abbiamo bisogno di consegne precise, chi più chi meno, perché 

la paura di sbagliare è sempre dietro l'angolo. 

Ma ora siamo soli e possiamo fare ciò che vogliamo, liberi da giudizi o aspettative. 
La cosa bella di un incontro è che non possiamo prevedere ciò che può accadere.


ASCOLTA E DANZA! 


2 commenti:

  1. Grazie serena c è bisogno di musica leggerezza e libertà anche rimanendo a casa.

    RispondiElimina
  2. E’ l’unico modo che conosco per rimanere davvero vicino alle persone. Mi manca così tanto la danza condivisa... 😓

    RispondiElimina