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Punti e linee - Ritmo e melodia |
"Alzati e danza!"diceva Martha Graham. Ma perché quando siamo adulti non è così semplice danzare naturalmente? Perché chi si è formato attraverso tecniche di danza rischia di attingere alla sola memoria corporea e chi non danza è spesso limitato a un modo di muoversi ripetitivo.
Occorre dunque un minimo di vocabolario di movimento per offrire al corpo la possibilità di esprimersi.
La musica è d'aiuto.
La magia della musica è quella di portare naturalmente il corpo al movimento, specialmente se stimolato dalla parte ritmica e pulsante. Il nostro corpo segue istintivamente la pulsazione e il ritmo della musica in un movimento a scatti. E' naturale nei bambini, che, privi delle inibizioni che abbiamo noi adulti, ballano in qualsiasi situazione, se stimolati dalla musica.
Ma se dovessimo limitarci alla sola pulsazione, rischieremmo di muoverci tutti sempre nello stesso modo (come accade per esempio con la musica da discoteca).
Là dove la pulsazione tiene il tempo e il ritmo scuote, la melodia allunga, arrotonda, disegna.
Per semplificare, se dovessimo disegnare la musica su un foglio, immaginiamo la pulsazione e il ritmo come dei punti e la melodia come una linea continua.Oggi ho scelto i Gotan Project. No, non occorre saper ballare il tango, anzi, meno ci faremo influenzare da una tecnica di danza e più il nostro movimento sarà personale e autentico.
Il mio invito è quello di chiudere gli occhi durante l'ascolto, per essere sicuri di non avere interferenze di stimoli esterni.
Per ascoltare una musica attraverso il corpo occorre trovare punti di incontro con essa.
E qui entrano in gioco ritmo e melodia, due letture che stimolano dinamiche di movimento differenti.
La prima è quella ritmica (il suono delle percussioni, per intenderci). Solitamente stimola i piedi a spostarsi, muove la testa, magari il bacino.
Il consiglio è di danzare il brano più volte. Imparando a conoscerlo, scopriremo ogni volta nuovi strumenti che sapranno stimolare il corpo a nuovi movimenti.
Non esiste un modo se non il modo di ognuno di noi.
Muoviamoci senza giudizio e senza alcuna aspettativa.
E' da godere il pianoforte solo, alla fine del brano.
E quando ci sarà di nuovo silenzio, rimaniamo in ascolto di tutto ciò che la musica ha lasciato nel corpo e nel nostro cuore.
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