Anche quest'anno, per la terza volta ho partecipato alla Planetary Dance, patrocinata dall'Apid (Ass. Professionale Italiana DanzaMovimentoTerapeuti) e organizzata a Milano al parco Ravizza da Kyria De Antoni, formatasi in California con Anna Halprin, la danzatrice oggi quasi centenaria che, a partire dagli anni 80, ha proposto questa forma di rituale oggi praticata in tutto il mondo, più o meno contemporaneamente.
Quest'anno è stata proposta anche alla Biennale di Venezia, guidata dalla performer Dohee Lee e il poeta Jahan Khalighi.
Questa danza partecipativa ogni anno si concentra su alcune parole chiave, sulle quali ogni partecipante dichiara a gran voce la propria richiesta alla Terra e il motivo del proprio mettersi in movimento, per entrare in una corsa circolare, che si sviluppa in cerchi concentrici che si muovono in direzioni opposte, a seconda della velocità di marcia. Si tratta di un mettersi in moto semplice - corsa o camminata - al quale possono partecipare tutti, anche i bambini, ognuno con le proprie capacità e possibilità. Il movimento in questo modo disegna un mandala, mosso all'unisono dal ritmo di tamburi, portando ogni singolo individuo a unirsi agli altri come un unico corpo.
A Milano la cerchia dei partecipanti è ancora molto ristretta, forse per scetticismo o perché l'obiettivo non è così tangibile, come può essere una raccolta fondi in favore di qualche ente bisognoso. Personalmente ritengo che ci sia una grande necessità di tornare a queste forme rituali originarie, senza essere un nostalgico hippie o un fanatico delle discipline olistiche, anche solo per mettere da parte per un momento il nostro egoismo e sentire che muoverci insieme agli altri può creare qualcosa di più forte e più grande. Dovremmo insegnarlo ai bambini, con la speranza che crescano con meno pregiudizi di noi e ritrovino il rispetto per gli altri e per la Terra che calpestano ad ogni passo. Questa è stata la mia richiesta di quest'anno.
Se sognare è ancora concesso, chissà quanta energia sarebbero in grado di sprigionare anche solo tutte le persone che si allenano nei parchi, per il proprio personale benessere o per vincere una gara, qualora dedicassero il proprio movimento a una causa che hanno nel cuore per il futuro degli esseri umani!
Per saperne di più:
www.planetarydance.org
www.tamalpa.org
Guarda il video della Planetary Dance alla Biennale di Venezia!
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