26 set 2015

RACCONTI E IMMAGINI PER MUOVERE IL CORPO

Uno dei motivi per cui amo tanto la danza è che permette di sperimentare qualità differenti, qualunque sia il peso o la forma del nostro corpo. 

Nel movimento chiamo qualità le diverse modalità con cui possiamo provare a muoverci. 

In questa ricerca la musica ci viene in aiuto, dandoci alcuni suggerimenti. Con i bambini, è facilitante abbinare la scelta della musica a quella delle immagini. Nei viaggi danzanti proposti ai più piccoli, ad esempio, c'è un potente Mago che trasforma ogni volta in qualcosa di diverso: in ippopotami o elefanti con tutto il loro peso, in palloncini lenti e leggeri; in fotografie che ci invitano a muoverci a scatti, in onde che vanno e vengono con la continuità del moto perpetuo; in tappeti che si srotolano mossi dall'esterno, o in stelle marine che si spostano attraverso il movimento delle loro cinque punte, mosse dall'interno. 

Lo scorso anno, in una scuola materna ci è stato chiesto di svolgere un percorso sui 4 elementi, scoprendo modi diversi di muoverci: dal pulsare della Terra, al movimento continuo delle onde dell'Acqua del mare, allo scoppiettio ritmico del Fuoco, fino alla leggerezza dell'Aria (e la possibilutà creativa e danzante del Vuoto, il quinto elemento nella pratica tra Oriente e Occidente della danza terapeutica).Spesso durante questi percorsi i bambini scoprono dinamiche nuove: il dover rallentare per acquistare leggerezza, ad esempio, li impegna moltissimo.

Con gli adulti, per i quali interpretare attraverso il corpo un'immagine o la qualità di una musica può risultare più difficile, il lavoro sulla leggerezza è stimolato attraverso materiali leggeri, come dei palloncini o dei foulards, che invitino ad osservare qualità e dinamiche che possiamo provare a riproporre attraverso il nostro movimento.

Amo particolarmente lavorare sulla leggerezza, sia in prima persona, che osservandola negli altri. La reputo una dinamica impegnativa, perché necessità di un controllo muscolare, stimola a trattenere senza fermare e a rallentare, ma al tempo stesso è estremamente rilassante, meditativa e poetica.

È attraverso l'esperienza corporea che riesco a comprendere ciò che Italo Calvino (non a caso un poeta delle parole) definisce, nelle sue "Lezioni Americane", Leggerezza della pensosità. Egli la associa infatti alla precisione e alla determinazione.

Ed è attraverso l'esperienza corporea che è possibile cercare leggerezza (intesa come "gravità senza peso", per citare ancora l'autore) nei momenti in cui si soffre la pesantezza di ciò che ci circonda, e ripartire con una nuova visione, più leggera, del mondo. 

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